Come è fatta una scarpa

Come è fatta una scarpa e di cosa sono fatte le scarpe

Settembre 3, 2021 12:02 pm Pubblicato da

Come è fatta una scarpa? Quali sono le componenti essenziali di una calzatura? Di cosa è fatta una scarpa? Cosa cambia tra una scarpa da uomo o da donna donna nel processo di industrializzazione di un calzaturificio?

Il ciclo produttivo di un  calzaturificio provvede a tutte le fasi di lavorazione delle calzature. L’iniziale percorso e studio della modelleria prosegue con le orlature ed il taglio a mano e con la stiratura delle tomaie. Si passa quindi al montaggio ed al trattamento dei fondi. Il processo industriale delle calzature prosegue con i lavori di incollaggio del fondo e con l’aggiunta degli eventuali accessori (lacci, minuterie, fibbie, strass etc.).
Termina quindi con il finissaggio, la correzione delle eventuali imperfezioni ed il controllo qualità. Si conclude con il packaging del prodotto finito.

Com’è fatta una scarpa

  • Modelleria
  • Fase in cui il disegno e lo stile della scarpa prendono forma.
  • Taglio
    Può essere effettuato sia a mano che con macchine da taglio a fustella (trancia).
  • Orlatura
    Le differenti componenti delle calzature vengono assemblate da orlatrici esperte che incollano e cuciono la fodera e tutte le componenti della tomaia.
  • Rifilatura
    dalla fodera e dalla tomaia vengono eliminate eliminate le parti in eccesso.
  • Aggiunteria
    Consiste nell’assemblaggio delle componenti in pelle realizzate dalla modelleria.
  • Cambratura
    Con la cambratura si fa coincidere la linea della forma con la linea della tomaia.
  • Forti e Puntali
    Forti e puntali vengono applicati alla tomaia donando alla scarpa la sua prima forma.
  • Stiratura
    Processo necessario a dare una forma corretta alla tomaia cucita a mano preparandola alle fasi di montaggio al termine della quale si controllano le simmetrie delle paia di scarpe.
  • Montaggio
    La tomaia riveste una forma in plastica che cambia in base allo stile ed al numero della scarpa.
  • Cardatura del fondo
    viene fresata la parte interna del fondo in preparazione alle fasi di incoraggio della suola.
  • Masticiatura
    Incollaggio della tomaia alla suola con mastici speciali.
  • Cucitura
    Unito il fondo alla calzatura si esegue il rinforzo per mezzo di una cucitura.
  • Finitura
    Le scarpe vengono ripulite da eventuali difetti superficiali, residui di mastice, e lucidate con creme appretti e lucidanti.
  • Controllo qualità e packaging
    La scarpe finite sono scrupolosamente controllate da esperti prima della consegna al cliente.

Come si produce una scarpa in un calzaturificio artigianale?

Come si fabbrica una scarpa?

Le scarpe sono nate come strumento messo a protezione del piede per camminare più comodamente, ma oggi rappresentano un prodotto essenziale della moda ed un importante accessorio di completamento del proprio look.

Le scarpe da donna uomo e bambino non differiscono molto nel modello produttivo. Potremmo dire che sia in caso di utilizzo di materiali naturali come cuoio e pelle sia in quello di prodotti sintetici come gomma e finta pelle fino alle stoffe ed ai prodotti di riciclaggio, tutti, sono accomunati dalle stesse manovre, tecniche e sequenze di manovia.

Ad esempio, i materiali sintetici alternativi alla pelle (finta pelle) sono nell’aspetto ed al tatto simili alla vera pelle ed offrono ottime caratteristiche fisiche sia di lavorazione che di resistenza.

Le qualità della vera pelle offerte della finta pelle possono essere impiegate sia nelle fodere che nelle tomaie utilizzando nappe, laminati, glitter e goffrati per la realizzazione di ogni genere di design e calzatura, dalla scarpa di linea classica fino a quella moda o sportiva. Nelle scarpe Ecologiche si possono utilizzare anche prodotti ecosostenibili o biodegradabili o riciclati come, ad esempio, il filato di poliestere ottenuto dal Pet.

Nella fabbricazione delle scarpe stanno prendendo piede anche molti materiali alternativi a quelli di origine animale che, in alcuni casi, possono essere sostituiti da tessuti naturali, sughero, caucciù, canapa, juta e lino. Vengono largamente usate anche alcune fibre sintetiche nate dallo studio del riciclo dei rifiuti come; scarti tessili, newlife, econyl, etc.
Oppure si utilizzano materiali prodotti a basso impatto ecologico, come l’eco-microfibra, l’alcantara e il softan.

il processo produttivo delle scarpe

Prendiamo ad esempio la costruzione di una scarpa artigianale fatta a mano. Una comune scarpa in pelle da uomo o donna. Diciamo il modello classico utilizzato da molti per andare in ufficio. Utilizziamo nel nostro esempio questo tipo di scarpa perché i modelli di scarpe sportive tipo sneakers hanno processi produttivi assai industrializzati che lasciano poco spazio alla narrazione del percorso produttivo.

La scarpa nasce da un prototipo

Salvo non si tratti di rimettere in produzione un modello di scarpe appartenente ad una precedente stagione o a una sua variante di numero o colore, una scarpa nasce nello studio dell’ufficio stile, dove, in collaborazione tra desiner, specialisti di ricerca e sviluppo, responsabili alle vendite ed altri stakeholders si mettono a modello le differenti idee, linee e materiali fino ad arrivare alla sintesi del prototipo della scarpa “che sarà”.

Il campione di una scarpa contiene già tutte le specifiche di linea, materiale, colore, suola, finiture accessori e packaging del modello di scarpe che raggiungerà la vetrina dei negozi.

Definito il campione, questo, passa nelle mani dell’ufficio sviluppo per le necessarie verifiche e controlli di sicurezza e fattibilità e che dovrà anche saper programmare tutte le differenti fasi di produzione coordinando la componenti produttive in senso stretto del calzaturificio con quelle di fornitori, magazzini, logistica ecc.

Che cos’è un prototipo di scarpa?

Potremmo considerare il prototipo di una scarpa come uno stampo dal quale poi ricavare tutte le forme che ne seguiranno. Questo è ancor più vero nel caso delle scarpe tipo sneakers, o, come si dice in gergo, con le scarpe con la suola detta “a cassetta”.

Questo tipo di scarpe infatti nasce come prodotto fatto “in serie” in senso stretto, spesso, grazie più a combinazione di processi meccanici e chimico-fisici (stampi, iniezioni e collanti) piuttosto che ad attività manuali o artigianali. La prototipizzazione di una scarpa termina con la organizzazione di tutti i processi di industrializzazione necessari ad ottenere un prodotto finito pronto alla vendita e distribuzione.

di cosa è fatta una scarpa

La tomaia

Che cos’è la tomaia della scarpa? La tomaia è la parte superiore della scarpa. Nel nostro esempio le parti in pelle sagomata, cucite insieme e lavorate prima di essere unite al fondo da una cucitura o da uno strato di colla, o preferibilmente, saldate utilizzando entrambi i metodi.

Le tomaie possono essere realizzate da un unico pezzo di pelle tagliata a mano o fustellate meccanicamente. Possono anche essere formate da mascherina (o ghetta), gambetti, linguetta e punta (o puntale). I gambetti (o gambini) sono le parti della mascherina in cui sono applicati gli occhielli delle stringhe (lacci). La mascherina è la parte della tomaia che arriva fino al puntale (o punta) della scarpa e che ne riveste i lati.

Perché si foderano le scarpe

Un elemento distintivo delle scarpe di buona qualità è il materiale utilizzato per il rivestimento interno delle calzature. La fodera di una scarpa può essere prodotta sia in pelle che in stoffa. Essendo la faccia interna dell’involucro della scarpa a diretto contatto con il piede la scelta del materiale influirà significativamente sulla qualità del prodotto finito.
Inoltre, una buona qualità di lavorazione della fodera interna delle scarpe determina direttamente la qualità ed il confort della calzata quanto quello della camminata.

La linguetta

La linguetta è la striscia di pelle presente al di sotto dei gambetti che viene cucita alla mascherina. Solitamente la linguetta è realizzata con lo stesso materiale (pelle o altro) con il quale è composta la tomaia. Scopo della linguetta è quello di proteggere il collo del piede dall’intreccio dei lacci e dagli agenti esterni. Nella calzature pesanti o sportive invernali alla linguetta vengono applicati anche i così detti “soffioni” per impedire la penetrazione verso l’interno dello stivale o dello scarpone di elementi liquidi o solidi.

come si produce una scarpa

Lo sperone

Lo sperone di una scarpa è un riporto posto nella zona posteriore della tomaia e si trova in continuità al contrafforte. Il contrafforte è il punto di contatto dei gambetti. Lo sperone solitamente serve a mascherare la cucitura e contribuisce ad irrobustire la calzatura.

Punta o puntale

a punta (o puntale) di una scarpa è il terminale anteriore della calzatura che in funzione dello stile del modello può riflettere differenti tipologie di design.

  • punta ricamata: puntali decorati da un disegno ornamentale.
  • a coda di rondine: chiamata anche punta golf, a lancia, alla Duilio o Wilson, è una punta caratterizzata dalla lavorazione a traforo del puntale (brogue).
  • a gondola: punta di forma allargata e sollevata sull’estremità anteriore.
  • punta quadrata: punta dal disegno quadrato con profili verticali.
  • rotonda: la punta di utilizzo comune.
  • sfilata: punta di forma acuta.
  • a spigolo: si ottiene dall’unione a spigolo della vaschetta con la fascia laterale .
  • di sicurezza: puntale mettallico interposto tra fodera e tomaia.

di quante componenti è fatta una scarpa

La suola

La suola è la superficie orizzontale della scarpa a diretto contatto con il suolo che può essere prodotta in cuoio o con altri materiali sintetici. Solitamente le suole ci cuoio vengono conciate usando il groppone di pelle di vitello. del La destinazione d’uso della scarpa (classica, sportiva, da lavoro, ecc) caratterizza la scelta del materiale di composizione e scolpitura della suola. Un disegno non corretto della suola può alterare le qualità di grip e potenzialmente essere causa di perdita di equilibrio e caduta.

Una suola di qualità invece deve garantire la giusta flessibilità, confort di calzata, movimento ed isolamento dagli agenti esterni come umidità, pioggia e basse temperature. Le suole vengono legate alle tomaie con tecniche di cucitura ed incollaggio differenti a seconda del modello di calzatura. Le tecniche più frequenti sono;

  • Incollaggio (per le suole in gomma).
  • Cucitura Goodyear.
  • Tecnica di lavorazione a guardolo.
  • Cucitura della scarpa a mano alla Norvegese.
  • Cucitura con tecnica tubolare e a sacchetto.
  • Cuciture Blake, Blake rapida o Mec Val.

Le suole, solitamente, sono realizzate a partire da pellami e cuoio di vitello conciato, oppure nel caso delle così dette “suole a cassetta”, vengono utilizzati gomma o altri polimeri e materiali sintetici.
Le suole alternative al Vero Cuoio possono essere prodotte in gomma o schiume di memoria come in;

  • TR (gomma termoplastica).
  • PVC (cloruro di polivinile).
  • TPU (poliuretano termoplastico).
  • Schiuma EVA (etil vinil acetato).
  • in combinazione di materiali.

Alle scarpe in pelle, sul punto di unione tra suola e tomaia viene fissato il guardolo.
Il “guardolo” è una sottile striscia di cuoio ricamato a motivi geometrici. Ha funzioni sia tecniche che estetiche e serve come rinforzo delle cuciture che saldano tomaia sottopiede e suola.

lista delle componenti delle calzature

 I tacchi

Alti, altissimi, bassi o invisibili, i tacchi, che siano in in cuoio, cartone o stampati in plastica sono parte essenziale delle calzature e spesso ne caratterizzano linee e disign. Con il punto di scarico del peso posto sulla verticale del tallone contribuiscono in modo significativo all’equilibrio della camminata e ne contraddistinguono confort e assetto.

Ne esistono di moltissimi tipi ed ognuno si coniuga al modello di calzatura al quale è destinato. Ogni tipo di tacco viene saldato alla suola per mezzo di chiodi e fissato con collanti.  E’ importante che la funzione estetica dei tacchi sia corredata da una robusta qualità dei materiali di costruzione e che il fondo del tacco sia dotato di uno strato di gomma antiscivolo.

Di tacchi ne esistono di  moltissime forme e altezze. Ci limitiamo ad elencare il nome dei tacchi montati più di frequente;

  • italiano; è un tacco stondato.
  • piatto; è un tacco con profilo basso.
  • cubano; un tacco semicilindrico in cuoio .
  • chiuso; tacco il cui contorno non supera la boetta.
  • sbordato; l’opposto del tacco chiuso.
  • a campana; tacco di forma svasata, più stretto in alto e più largo alla base.
  • a cono; tacco a cono rovesciato.
  • a rocchetto; tacco concavo lateralmente.
  • a spillo; una variante è detta stiletto. Sono tacchi sfilati con terminali assai ridotti.
  • a strati; tacco classico composto da cuoio steso a strati.
  • Luigi XV o a coda; è un tacco a gola incavava.
  • zeppa o scivolo; l’intera appoggio del piede è in contatto continuo con quella del tacco.

Tutte le componenti del progetto così riunite hanno prodotto una scarpa. Ma un paio di scarpe necessita ancora di molte lavorazioni prima di poter essere pronte per il mercato.
Alla scarpa grezza vengono applicate ulteriori lavorazioni di rifinitura e finissaggio come;

  • La fresatura dei bordi delle suole e la levigatura del bordo dei tacchi per mezzo di processi abrasivi meccanici o manuali per la ottimizzazione delle linee e finitura delle forme a regola d’arte.
  • La tinteggiatura dei bordi fresati per uniformare la colorazione e le componenti estetiche dei materiali utilizzati nella costruzione della scarpa.
  • Il finissaggio della forma per la eventuale correzione di errori di linea, cucitura e accoppiamento dei materiali di composizione della calzatura.
  • La spazzolatura e lucidatura delle pelli ed eventualmente delle parti in cuoio della scarpa.

Fussbett, sottopiedi e solette

Nella confezione delle calzature si utilizzano una vasta gamma di sottopiedi, puntali, contrafforti tallonette e plantari,  composti da materiale naturale, alternativo o sintetico.
I Fussbett possono essere in pelle o in tessuto come anche in altri materiali naturali (es: sughero), o sintetici come in; poliuretano o PU, polietilene espanso, schiuma EVA, e TNT, solo per citarne alcuni.
Intersuola e Fussbett in materiale sintetico offrono ottime qualità di;

  • confort
  • atossicità.
  • effetto Memory Foam.
  • qualità antibatteriche.
  • antistatiche.
  • idrorepellenza.
  • assenza di cattivi odori.
  • indeformabilità.
  • ammortizzano il peso.
  • sono antiscivolo e facilmente lavabili.





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